Descrizione
Estate 1984. Tre sculture in pietra sono ripescate dai canali di Livorno. L’antica leggenda che le vuole lì per un gesto d’ira del loro stesso autore, Amedeo Modigliani, pare confermata. L’entusiasmo è tanto che molti esperti d’arte si precipitano a riconoscere la mano dell’artista. Quanto mai di più sbagliato. Le teste sono in realtà dei falsi e la gaffe del mondo istituzionale destinata a rimanere indelebile così come la diffidenza verso altre opere, apparse successivamente, riconducibili all’autore. Così nel 1991 quando spuntano altre tre teste, con ogni probabilità originali, la storia riparte, stavolta con entusiasmi opposti. Un romanzo che attraverso una precisa ricostruzione, arricchita di nuove testimonianze, ripercorre la vicenda delle teste di Modigliani dai giorni nostri fino all’ultimo viaggio dell’artista in Italia. Una storia che non racconta soltanto una città che ha fatto dell’ironia la propria bandiera, ma un’epoca e un Paese intero.